
L’aglio è da secoli considerato un rimedio naturale dalle molteplici proprietà benefiche per la salute umana. Tra queste, una delle più interessanti e studiate riguarda la sua capacità di aiutare a ridurre la pressione sanguigna, un fattore di rischio importante per malattie cardiovascolari. In questo articolo approfondiremo come usare l’aglio per abbassare la pressione, quali sono i meccanismi d’azione, le modalità di assunzione più efficaci e le precauzioni da adottare.
Perché l’aglio aiuta ad abbassare la pressione?
L’aglio (Allium sativum) contiene numerosi composti bioattivi, tra cui l’allicina, che si forma quando l’aglio viene schiacciato o tagliato. L’allicina è responsabile del caratteristico odore dell’aglio e di molti dei suoi effetti benefici sulla salute. Diversi studi scientifici hanno dimostrato che l’assunzione regolare di aglio può contribuire a ridurre la pressione arteriosa, soprattutto nelle persone che soffrono di ipertensione lieve o moderata.

Il meccanismo d’azione principale dell’aglio nel controllo della pressione arteriosa riguarda la sua capacità di favorire la dilatazione dei vasi sanguigni. L’allicina stimola la produzione di ossido nitrico, una molecola che rilassa le pareti dei vasi sanguigni, facilitando il flusso sanguigno e riducendo così la pressione. Inoltre, l’aglio ha proprietà antiossidanti e anti-infiammatorie che contribuiscono a proteggere il sistema cardiovascolare nel suo complesso.
Oltre all’allicina, anche altri composti solforati presenti nell’aglio, come il diallil disolfuro e il S-allil cisteina, sembrano avere un ruolo nel migliorare la salute dei vasi sanguigni e nel ridurre l’aggregazione piastrinica, abbassando il rischio di formazione di coaguli.
Come consumare l’aglio per ottenere benefici sulla pressione
Per sfruttare al meglio le proprietà dell’aglio nel controllo della pressione sanguigna, è importante sapere come consumarlo. L’allicina, il principale principio attivo, si forma solo quando l’aglio crudo viene schiacciato, tagliato o tritato. La cottura prolungata tende invece a distruggere l’allicina e a ridurre l’efficacia dell’aglio.

Il modo più efficace per assumere l’aglio è quindi consumarlo crudo. Si consiglia di schiacciare o tritare uno o due spicchi d’aglio fresco e lasciarli riposare per almeno 5-10 minuti prima di aggiungerli a insalate, salse, yogurt o piatti freddi. In questo modo si favorisce la formazione dell’allicina e si preservano le proprietà benefiche.
Per chi non tollera il sapore pungente dell’aglio crudo, esistono anche integratori di aglio in capsule o compresse. È importante scegliere prodotti standardizzati, che garantiscano una quantità sufficiente di allicina o dei suoi derivati attivi. Tuttavia, è sempre preferibile consultare il medico o il farmacista prima di iniziare un’integrazione, soprattutto se si stanno già assumendo farmaci per la pressione o altri trattamenti.
Dosi consigliate e durata dell’assunzione
La dose giornaliera di aglio raccomandata per ottenere un effetto ipotensivo varia a seconda della forma di assunzione. Gli studi clinici suggeriscono che il consumo di 1-2 spicchi di aglio fresco al giorno (circa 4-6 grammi) può essere sufficiente per vedere effetti positivi sulla pressione sanguigna dopo alcune settimane di utilizzo regolare.

Per quanto riguarda gli integratori, le dosi variano a seconda del prodotto, ma in genere l’equivalente di 600-1200 mg di estratto di aglio al giorno, suddivisi in 2-3 somministrazioni, è considerato sicuro ed efficace. È fondamentale seguire le indicazioni riportate sulla confezione e rivolgersi sempre a un professionista della salute in caso di dubbi.
L’assunzione di aglio per il controllo della pressione dovrebbe essere continuativa e associata a uno stile di vita sano, che comprenda una dieta equilibrata, attività fisica regolare, riduzione dello stress e abolizione del fumo. L’aglio non deve mai sostituire i farmaci prescritti dal medico, ma può rappresentare un valido supporto naturale nel contesto di una strategia globale di prevenzione cardiovascolare.
Precauzioni e possibili effetti collaterali
Nonostante i numerosi benefici, l’assunzione di aglio può comportare alcuni effetti collaterali, soprattutto se consumato in grandi quantità o sotto forma di integratori concentrati. I disturbi più comuni sono legati all’apparato gastrointestinale, come bruciore di stomaco, gonfiore, nausea, diarrea o alitosi persistente.

L’aglio ha anche proprietà anticoagulanti, quindi può aumentare il rischio di sanguinamento, soprattutto se assunto insieme a farmaci anticoagulanti o antiaggreganti (come warfarin, aspirina o clopidogrel). In questi casi, è fondamentale consultare il medico prima di iniziare una supplementazione di aglio, per valutare eventuali interazioni e aggiustare la terapia.
Infine, alcune persone possono essere allergiche all’aglio o sviluppare reazioni cutanee in seguito al contatto con il bulbo fresco. In caso di comparsa di sintomi come prurito, eruzioni cutanee, difficoltà respiratorie o gonfiore, è necessario interrompere immediatamente l’assunzione e rivolgersi a un medico.