Nuova legge shock: attenzione, ora possono sequestrarti l’auto senza fermarti! Ecco cosa cambia

Esiste una procedura che consente il sequestro di un veicolo anche senza che il conducente venga fermato sul momento. In altre parole, la normativa prevede che il sequestro possa essere eseguito anche in assenza del veicolo e del suo conducente al momento dell’intervento delle autorità. Ma in quali circostanze ciò può accadere?

Sequestro amministrativo: di cosa si tratta?

Cominciamo dalla definizione: il sequestro amministrativo è uno strumento giuridico riconosciuto anche in ambito civile. Consiste nella sottrazione temporanea di un bene, sia esso mobile o immobile, impedendo così al proprietario di utilizzarlo. In sostanza, si priva il legittimo proprietario della disponibilità e dell’uso del bene a partire dal momento in cui il sequestro viene disposto.

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Nel contesto civile, il sequestro rappresenta un atto di natura giuridica, in cui il bene sequestrato viene affidato comunque al proprietario legittimo. In questo modo si evita che terzi possano subire le conseguenze della sanzione prevista per il proprietario del veicolo. Esistono, inoltre, diverse tipologie di sequestro, ciascuna con modalità e finalità specifiche, applicabili a casi differenti.

Ciò che accomuna i sequestri amministrativi è che vengono disposti ogni volta che si viola una norma o una legge. Da qui scaturisce una sanzione, spesso di natura economica, come accade per le violazioni del Codice della Strada, uno degli ambiti più noti in cui si applica questa misura.

Sequestro conservativo: quando scatta?

Per arrivare al sequestro conservativo è necessario l’avvio di una procedura giudiziaria. Questo tipo di sequestro viene richiesto quando un creditore, temendo che il debitore possa sottrarre o trasferire i propri beni per evitare il pagamento di un debito, chiede tutela al giudice. Si tratta, quindi, di una misura cautelare volta a proteggere i diritti del creditore e a prevenire eventuali danni patrimoniali.

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Dopo l’esecuzione del sequestro, viene nominato un custode incaricato, ovvero una persona designata dal giudice che ha il compito di amministrare e conservare i beni sequestrati, garantendone la sicurezza e la corretta gestione sotto ogni aspetto.

Il sequestro conservativo può essere richiesto anche in ambito penale, ma in questi casi la finalità è prevalentemente economica: serve a garantire il pagamento di eventuali spese processuali o di risarcimenti dovuti a seguito di sentenze o provvedimenti giudiziari.

Sequestro amministrativo: cosa sappiamo

Il sequestro amministrativo rappresenta una delle misure più frequenti, specialmente in relazione alle violazioni del Codice della Strada. Si tratta di una procedura prevista dalla legge che viene attuata, ad esempio, in caso di guida in stato di ebbrezza, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o in altre situazioni di pericolo per la sicurezza pubblica.

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Quando la Polizia accerta una violazione che comporta il sequestro del veicolo, redige un verbale e procede alla notifica del provvedimento. Nonostante il sequestro, il veicolo viene generalmente affidato in custodia al proprietario, che ha l’obbligo di conservarlo in sicurezza e a proprie spese, senza poterlo utilizzare.

In caso di sequestro, il proprietario può richiedere il dissequestro pagando la sanzione prevista e dimostrando di aver regolarizzato l’assicurazione del veicolo, che deve essere valida per almeno sei mesi. In alternativa, è possibile presentare ricorso al Giudice di Pace entro trenta giorni dalla notifica del provvedimento. Oltre questi termini, non sono previste ulteriori possibilità di opposizione.

E per il sequestro penale

Il sequestro preventivo viene disposto dal giudice su richiesta del Pubblico Ministero quando sussiste il rischio che il veicolo, se lasciato nella disponibilità del proprietario, possa aggravare o protrarre le conseguenze di un reato. Il sequestro perde efficacia se non vengono rispettati i termini stabiliti dal provvedimento.

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Il sequestro probatorio, invece, è uno strumento finalizzato a garantire la conservazione di un mezzo di prova. Serve a tutelare i beni che potrebbero essere rilevanti per le indagini, prevenendo la loro dispersione o perdita. Questo tipo di sequestro si applica, ad esempio, quando un veicolo è stato utilizzato per commettere un reato o rappresenta un elemento di prova, analogamente a quanto avviene con un’arma.

Il sequestro amministrativo, infine, viene sempre disposto a tutela del creditore e si distingue nettamente da quello penale sia per le motivazioni che per le conseguenze. È quindi fondamentale comprendere bene la natura del sequestro in questione e le implicazioni che ne derivano.

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